Al termine del biennio del corso sopra descritto, sulla base di risultati raggiunti dai ragazzi e di reali opportunità di inserimento (tipo di spettacolo, numero di ruoli, etc.) i ragazzi verranno provinati dai vari registi e produttori per il debutto in spettacoli presenti nel cartellone di abbonamento, nel cartellone per le scuole ed eventualmente in spettacoli presso altri teatri in cui sia coinvolta la produzione “Teatro Golden”.

Ai ragazzi selezionati verrà proposto parallelamente al lavoro, un corso obbligatorio di perfezionamento e, al tempo stesso, di preparazione alla scena e al debutto professionale, così strutturato:

  • il corso avrà durata di otto mesi (ott\maggio)
  • avrà frequenza di 3\5\10 giorni intensivi al mese
  • ogni mese un professionista di alto livello approfondirà, attraverso lo studio con master intensive, aspetti tecnici, culturali, emozionali del mestiere e della sua gestione professionale.
  • le lezioni potranno essere frequentate anche da altri allievi previo provino di ammissione.

I ragazzi inseriti nel progetto “Giovani Talenti in Scena” inoltre potranno, frequentare tutte le lezione della Academy con una riduzione speciale, frequentare gratuitamente le lezioni del Corso Professionale del Biennio e potranno, ma solo laddove non impegnati contrattualmente con il Teatro, accettare eventuali lavori esterni.

MATERIE E PROGRAMMI

Alessio Inturri “Il lavoro del regista con l'attore”

dal 27 al 29 ottobre, h 10,00\15,00

27-28-29 ottobre 2017

Teatro Petrolini, via Rubattino 5, Roma

– Scoperta e trasformazione del personaggio

– La ricerca del conflitto nel testo

– Il “fuoco” della scena

– Il sottotesto

– La coerenza del personaggio

– Il movimento del corpo davanti all’obiettivo

Sarai subito protagonista della  messa in scena proprio come se ti trovassi su un vero set. Riceverai  alcune scene qualche giorno prima dell’inizio dello stage così che il regista potrà lavorare partendo dalla tua personale interpretazione del testo, dirigendoti proprio come farebbe su un suo film, “costringendoti” prova dopo prova, a cambiare il punto di vista della scena, a mettere in discussione le tue certezze e a trasformarle in nuova energia, a soffrire, a piangere e a ridere insieme al personaggio.

Ivano Picciallo "Commedia dell'Arte"

dal 10 al 14 di Dicembre dalle 9.00 alle 15.30
L’uomo ha sempre sentito il bisogno di coprire il volto, di mascherarsi.
L’attore posto di fronte ad una maschera incontra necessariamente se stesso, perché se è vero che la maschera nasconde il volto, scopre però tutto il resto.
Il codice, quello della commedia dell’arte (o del mestiere), obbliga l’attore a mettersi in discussione per servire un personaggio distante da sé, che gode di una forma espressiva propria. Una partitura con struttura e ruoli fissi, un canovaccio, diventa una gabbia invisibile dove chi recita è costretto a scoprirsi per cercare la propria libertà scenica.
Il training fisico sarà il mezzo che permetterà di trovare l’ideale condizione psico/fisico/emotiva per accogliere la maschera. Riconoscere e destrutturare i propri vezzi e vizi espressivi, fisici e vocali, abbandonarsi ad una controllata incoscienza, rischiare d’incontrare le proprie paure e i propri limiti per raggiungere una consapevolezza di sé in maschere e in scena.
Appresi i principi e le regole che muovono l’attore nel codice della commedia dell’arte e costruito un proprio personaggio in maschera (Zanni, Pantalone, Innamorato, ecc…), si ricercherà il gioco di relazione e di potere dei vari personaggi attraverso il testo Le Furberie di Scapino di Moliere.
Autore del XVII secolo, precursore di quel rinnovamento teatrale, meno legato alle convenzioni del teatro in maschera, ma proteso verso una naturalezza realistica. Sarà la sua nuova scrittura a permettere agli attori del suo tempo, e non solo, di indagare sul medesimo principio che muove la costruzione di un personaggio in maschera di cuoio e non.

Bernard Hiller “Trovare la propria autenticità”

dal 9/12 Dicembre, h 10,00\18,00 

Solo conoscendo a fondo noi stessi possiamo dare vita ed autenticità ad un personaggio.

Ci vuole coraggio per affrontare la classe, ma una volta trovato l’attore che è in voi, non sarete più gli stessi”. B. Hiller

Superare i blocchi personali e l’ansia da provino.
E’ questo uno degli obiettivi principali dei seminari di recitazione che Mr.Hiller tiene da ormai più di 10 anni in tutto il mondo con enorme successo e seguito di attori. La tecnica di recitazione di Bernard Hiller, famosa in tutto il mondo, basata sulla combinazione del Metodo (Lee Strasberg), Stella Adler e Sandy Meisner. Il suo approccio unico aiuta gli studenti a diventare gli attori che sono nati per essere:
 Imparando a risolvere i problemi di ansia da prestazione durante i provini e le performance.
 A scoprire le proprie uniche qualità attraverso il viaggio dell’attore all’interno di se stesso.
Ad essere pubblici con emozioni private.
 A scoprire il segreto della recitazione dentro-fuori. Imparare i modi per lavorare come attore in film, teatro e televisione.
 La tecnica per ottenere una carriera ad Hollywood, dal rapporto con gli agenti alla vendita di se stesso.
 Analizzare copioni in modo da fare scelte uniche e interessanti.
 La tecnica per ottenere performance incredibili durante le audizioni. 
Come pianificare la propria carriera. Sapere che il successo nello show-business non è un incidente. La classe è tenuta in lingua inglese con un traduttore per gli italiani.

Loredana Scaramella “Dal vuoto alla vita creata”

dal 11 febbraio 9,00\15,00 e 15 febbraio; h 10,00\19,00

Il provino è un momento magico. Non c’è nulla: una stanza vuota e un’idea di come dovrà essere quel personaggio dal nome ormai familiare, ma che al momento si riduce ad un insieme di caratteri neri sul foglio bianco.

Come da questo nulla si manifesti improvvisamente una persona ed il suo mondo è uno dei fenomeni più affascinanti dell’arte dell’attore. Perché è solo la vita dell’attore e la sua capacità di rispondere con emozioni vere a circostanze create che anima lo spazio vuoto e fornisce la materia per il racconto. Spesso però il talento non basta per esprimersi davanti alla macchina da presa con la libertà necessaria per convincere. Spesso al primo ciak la vita si spegne per la tensione, la paura, la confusione.
Ho avuto grandi sorprese ed emozioni durante il lavoro di casting per serie televisive, film, spettacoli teatrali, ed ho iniziato a dedicare un’attenzione particolare a questo momento cruciale, a studiarne gli elementi per cercare di stabilire dei modi di procedere, per fornire agli attori strumenti utili per muoversi con tranquillità in una situazione percepita come di “giudizio” e di “pericolo”.
Attraverso esercizi, simulazioni, scene e lavoro con la telecamera, il percorso che propongo alterna un cammino comune con una ricerca che coinvolge ognuno in modo personale. Lo scopo è quello di ottenere una maggiore chiarezza rispetto ai propri blocchi, una migliore capacità di analisi dei materiali, la scoperta di  possibilità diverse da quelle usate d’abitudine, una più alta capacità di ascolto. In sintesi, quello che è necessario in tutte le forme artistiche: una maggiore libertà.

Luca Ventura " Il corpo e la spada. Combattimento scenico"

dal 10 al 12 Maggio, dalle 10.00 alle 18.00

Eljana Popova "Checov e noi"

dal 18 al 20 Gennaio 9.00 – 18.00

Si tratta di un lavoro su scene e monologhi di Cechov, partendo da esercizi e improvvisazioni, con lo scopo di capire le basi del sistema Stanislavskij e la particolarità della sua drammaturgia, come pure l’attualità del suo messaggio.

Paolo Serra “Don Giovanni di Molière: pretesto per il gioco del teatro”

dal 14 al 18 novembre, h 10,00\15,00
Lo spunto è proprio il “Don Giovanni” di Molière, luogo teatrale di gioco e di illusioni, che con la sua struttura drammaturgica consente uno studio didattico di grande intensità e di breve durata. Il lavoro quindi si concentrerà solo su alcune scene significative che verranno approfondite attraverso l’improvvisazione. Gli allievi saranno di volta in volta attori e spettatori, permettendo di sviluppare anche un’analisi critica del lavoro svolto. Un testo, ma soprattutto un pretesto per un gioco teatrale a 360° in cui ognuno potrà divertirsi con il suo talento, la sua fantasia e l’esperienza fin qui acquisita.

Tutti i programmi sono da considerarsi naturalmente di massima, ed è nella discrezionalità del docente adattarli alle sensibilità e alle capacità dei ragazzi, pur salvaguardando al massimo il rispetto del programma stabilito.