dal 11 febbraio 9,00\15,00 e 15 febbraio; h 10,00\19,00
Il provino è un momento magico. Non c’è nulla: una stanza vuota e un’idea di come dovrà essere quel personaggio dal nome ormai familiare, ma che al momento si riduce ad un insieme di caratteri neri sul foglio bianco.
Come da questo nulla si manifesti improvvisamente una persona ed il suo mondo è uno dei fenomeni più affascinanti dell’arte dell’attore. Perché è solo la vita dell’attore e la sua capacità di rispondere con emozioni vere a circostanze create che anima lo spazio vuoto e fornisce la materia per il racconto. Spesso però il talento non basta per esprimersi davanti alla macchina da presa con la libertà necessaria per convincere. Spesso al primo ciak la vita si spegne per la tensione, la paura, la confusione.
Ho avuto grandi sorprese ed emozioni durante il lavoro di casting per serie televisive, film, spettacoli teatrali, ed ho iniziato a dedicare un’attenzione particolare a questo momento cruciale, a studiarne gli elementi per cercare di stabilire dei modi di procedere, per fornire agli attori strumenti utili per muoversi con tranquillità in una situazione percepita come di “giudizio” e di “pericolo”.
Attraverso esercizi, simulazioni, scene e lavoro con la telecamera, il percorso che propongo alterna un cammino comune con una ricerca che coinvolge ognuno in modo personale. Lo scopo è quello di ottenere una maggiore chiarezza rispetto ai propri blocchi, una migliore capacità di analisi dei materiali, la scoperta di possibilità diverse da quelle usate d’abitudine, una più alta capacità di ascolto. In sintesi, quello che è necessario in tutte le forme artistiche: una maggiore libertà.